Archivio-Biblioteca Enrico Travaglini

per gli studi sociali e il libero pensiero

Il patrimonio archivistico

SIUSA - Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche

 

Il complesso archivistico della “Travaglini” raccoglie diversi fondi che al momento sono solo parzialmente ordinati e consultabili.

In primo luogo vi è l’Archivio del Circolo culturale Napoleone Papini (4 m. lineari, 1983- ) che contiene tutta la documentazione prodotta nello svolgimento dell’attività politica, sociale e culturale del Circolo, con particolare riferimento alle lotte e alle campagne antimilitariste, contro il nucleare, contro l’ampliamento del locale aeroporto. All’interno di questo fondo si trovano aggregate anche carte riconducibili a vari organismi come il Collettivo antimilitarista fanese (1983-anni novanta), il Coordinamento antagonista marchigiano (anni ottanta), il Coordinamento anarchico marchigiano (anni ottanta), il Comitato contro la guerra nei Balcani (1999), il Comitato per il parco e contro il potenziamento dell’aeroporto (1996- ), l’Assemblea anarchica marchigiana (2008- ) ecc.

Sulle tematiche del Libero pensiero vi è l’Archivio Anticlericale (4 m. lineari, 1984-1998) che conserva i manifesti, la corrispondenza, i materiali preparatori, la contabilità, le fotografie e altra documentazione relativa ai Meeting anticlericali e all’Associazione per lo Sbattezzo, costituita nel 1986 allo scopo di tutelare e promuovere la libertà di pensiero e l’affrancamento dalla religione. È parte integrante dell’Archivio la raccolta di manifesti, audio e videocassette contenenti le registrazioni delle conferenze, dei dibattiti e di altri eventi organizzati in occasione dei Meeting.

Altri fondi sono quello temporaneamente denominato “Anarchici e movimenti” (3 m. lineari, 1945-2007) e l’Archivio dell’Organizzazione Anarchica  Archivio OAMMarchigiana (30 buste, 1972-1978). Il primo contiene carte di militanti anarchici e della sinistra extraparlamentare attivi dal dopoguerra ad oggi in campo italiano e internazionale, con particolare riferimento al territorio pesarese e, più in generale, marchigiano; il secondo conserva documenti a stampa e ciclostilati, volantini, manifesti, corrispondenza con soggetti italiani ed esteri, giornali, verbali di riunioni e altro materiale relativo all’OAM, federazione di gruppi anarchici attiva in diverse città delle Marche negli anni ’70.

Recentemente l’archivio ha accolto la donazione, da parte della proprietaria, del fondo “Anna Maria Della Fornace” (10 fascicoli 1974-1976), che contiene opuscoli, volantini ciclostilati, manoscritti e documentazione interna dell’OAM, ma anche materiali riguardanti altre realtà politiche e sociali della metà degli anni ’70 e due dischi in vinile di Paola Nicolazzi.

Nell’estate 2010 è stato inoltre rintracciato quanto rimasto dei gruppi anarchici di Senigallia (AN). Circa venti faldoni sono stati ritirati da una cantina privata dove versavano in precarie condizioni, ma ancora in buono stato di conservazione. Al loro interno tutta la documentazione prodotta e raccolta dagli anarchici senigalliesi negli anni ottanta e novanta e alcuni materiali, soprattutto numeri unici e bollettini, risalenti alle raccolte dei gruppi attivi in città nei decenni precedenti. Nel fondo è anche presente un nucleo di materiali prodotti e raccolti dal movimento studentesco della Pantera nel 1990, durante l'occupazione dell’Università di Urbino.

Infine, il fondo “Per non cancellare la memoria” si compone di 25 buste di copie cartacee e di un archivio digitale contenente oltre 50.000 scatti. Sono qui raccolti documenti e pubblicistica rintracciati in archivi e biblioteche italiani ed esteri, relativi alle vicende del movimento operaio, sovversivo e anarchico nella provincia di Pesaro. Per questo lavoro di ricerca, selezione e riproduzione, tuttora in corso, sono stati consultati, tra gli altri: oltre 800 fascicoli personali del Casellario politico centrale e altro materiale posseduto dall’Archivio centrale dello Stato; atti e sentenze relativi ad alcune centinaia di processi a carico di militanti anarchici, ma anche antifascisti e “sovversivi”, svolti presso i Tribunali di Pesaro e Fano (consultate circa 500 buste); documentazione depositata nella città di Fano presso la sezione dell’Archivio di Stato e l’Archivio storico comunale (circa 400 buste) e presso la Biblioteca Federiciana (circa 500 cartelle, tra cui anche miscellanee non inventariate). Integra questo fondo anche una raccolta in copie digitali, tendente ad una copertura il più possibile completa, di quotidiani e periodici locali pubblicati tra la metà dell’Ottocento e gli anni del fascismo.

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