Archivio-Biblioteca Enrico Travaglini

per gli studi sociali e il libero pensiero

Biblioteca di Studi Sociali

 

La Biblioteca di Studi Sociali si caratterizza per la presenza di testi di critica sociale, di storia, teorie e culture dell’anarchismo e dei movimenti libertari, sovversivi, sindacali e politico-sociali dell’età contemporanea.

Testi inerenti la realtà locale fanese e provinciale sono raggruppati per consentire una più agevole consultazione mirata, mentre un migliaio di volumi pubblicati prima del 1950 sono collocati separatamente come Fondo Antico (tra questi le opere in più volumi del geografo anarchico Élisée Reclus, i libri della Casa editrice Sociale di Milano, alcuni testi della Biblioteca della Questione sociale di Paterson etc.). La raccolta comprende anche rari esemplari, recenti e recentissimi, la cui rarità è dovuta all’esclusione dai consueti canali commerciali e dagli scaffali delle biblioteche tradizionali, prodotti in pochissime copie da gruppi anarchici e libertari.

Inchiesta neofascismo marchePer quanto riguarda le riviste edite dal movimento anarchico italiano e internazionale, la biblioteca possiede sia materiali recenti o in corso di pubblicazione sia alcuni preziosi originali risalenti alla fine dell’Ottocento e agli inizi del Novecento, tra i quali si segnalano alcune annate de: «Il Comunardo» (Fano, 1873-1874, ne escono quattro numeri, tutti sequestrati dalle autorità), «L’Università popolare» di Luigi Molinari (Mantova, poi Milano, 1901-1918), «Volontà» fondata da Errico Malatesta (Ancona, 1913-1915), «Il Pensiero» curato da Pietro Gori e Luigi Fabbri (Roma, poi Jesi e Bologna, 1903-1911). Altri giornali anarchici dello stesso periodo sono invece posseduti in fotocopia o in riproduzione digitale.

Tra i materiali più recenti si incontrano, a titolo di esempio, il «Bollettino interno della FAI» (1945- ) il settimanale «Umanità Nova» (1944- ), «Gioventù anarchica» di Carlo Doglio, Pier Carlo Masini, Giovanna Gervasio e Virgilio Galassi (Milano, 1946-1947), i numeri unici editi dall’anarchico siciliano Paolo Schicchi tra 1947 e 1950 e la rivista «Volontà», nata a Napoli nel 1945 per iniziativa di Giovanna Berneri e Cesare Zaccaria e divenuta nel secondo dopoguerra il principale strumento di dibattito teorico del movimento anarchico di lingua italiana. Sul piano locale la raccolta comprende tra gli altri il periodico «L’Agitazione» (1945-1946) curato dalla Federazione anarchica marchigiana, che nel sottotitolo manifesta un esplicito richiamo al “giornale anarchico fondato da Errico Malatesta nel 1897”, e il numero unico «Volontà» pubblicato in occasione del cinquantenario della Settimana Rossa (7 giugno 1964); mentre per l’anarchismo italo-americano sono presenti diverse annate de «L’Adunata dei refrattari»Studio bibliografico Aurora (New York, 1922-1971), che con le sue posizioni anti-organizzatrici esercita una significativa influenza sull’anarchismo del nostro paese, e della «Controcorrente» di Boston (1957-1967) diretta da Aldino Felicani.

La raccolta di periodici è poi arricchita da numerose serie, in fotocopie o foto digitali, di periodici, anarchici e sovversivi editi nella regione Marche da fine Ottocento in avanti. Infine, la biblioteca possiede migliaia di fascicoli di riviste non ancora inventariati, editi per la maggior parte dagli anni ’60 ad oggi, di vario interesse politico-culturale, insieme ad alcune centinaia di manifesti e fotografie e ad un’ampia raccolta di cosiddetta “letteratura grigia”: volantini, statuti, regolamenti, cataloghi editoriali, inviti, etc. Da segnalare in particolare alcuni antichi manifesti e fogli volanti prodotti dai primi gruppi anarchici fanesi e una discreta raccolta di manifesti politici locali del primo ventennio del Novecento.

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